“La storia è la grande memoria dell’umanità, dunque la sua più certa maestra. La storia offre all’uomo piattaforma per costruirvi i suoi ricordi e insieme la sua intelligenza, la sua riflessione e la sua civiltà: è la base indistruttibile di ciò che è accaduto, dell’evento verificatosi e dunque ricostruibile in ognuna delle sue reali sfaccettature, anche quelle minime. Ed è questa la sola base certa per la costruzione scientifica del pensiero storico; che può essere di destra o di sinistra, non è questo il punto. Il punto è la realtà degli eventi accaduti e dunque della conoscenza non superficiale dei fatti. Altrimenti la storia si trasforma in menzogna, e non educa più alla vita ma all’odio e alla sventura”. ROSARIO BENTIVEGNA
Gesù, l’inclassificabile
Aveva proprio ragione quel grande studioso del Gesù storico, Albert Schweitzer, che andò a concludere la sua vita a Lambarané nel cuore dell’Africa per curare i lebbrosi: “Gesù non si lascia rinchiudere in nessuna categoria: non ha trovato posto né tra gli uomini del potere né tra i ribelli, non somiglia né a chi predica la morale né alla gente tranquilla. Si è rivelato un provocatore verso destra e verso sinistra. Ma un provocatore che non aveva alle spalle nessun partito, eppure era in atteggiamento di perenne sfida in ogni direzione. Un uomo, in definitiva, che rompe tutti gli schemi”.
L’idea di Verità
La tradizione religiosa giudeo-cristiana si è sempre fondata sulla certezza che esiste una verità, valida per tutti e sempre, che precede l’uomo e che l’uomo non può manipolare a suo piacere. Una verità che l’uomo non possiede, ma dalla quale è posseduto. E’ la Verità stessa di Dio: infatti solo Lui dà il vero senso delle cose. Per avvicinarsi a questa grande Verità, però, l’uomo ha bisogno di appropriarsi le mille piccole verità sulle cose che fanno la sua storia e il suo mondo. E’ la ricerca scientifica, sviluppata soprattutto attraverso le scienze dell’uomo. La fede nella Verità divina non nega, ma incrementa la ricerca umana del sapere. Fede e scienza risultano dunque complementari, non in concorrenza, né in reciproca estraneità. Il cristianesimo prende le distanze sia dal fatalismo (che rinuncia pigramente alla ragione) come dal razionalismo (che idolatra presuntuosamente la ragione).
Il Papa Giovanni Paolo II dice perché Mosca intenda
Come chi sotto la dittatura comunista in Romania, non poteva mai leggere la verità, cerco adesso appena mi cadono in mano libri che contengo pezzi di puzzle che la menzogna ha taciuto, riportare alla luce per comprendere il fenomeno UCRAINA invasa nel 2022, le radici del male da estirpare. Il Papa Giovanni Paolo II ha lottato anima e cuore … Maestro di psicologia cristiana e di diplomazia divina
Slogans dell’anima
“La civiltà di un popolo non progredisce con la ricchezza economica, ma con l’evoluzione del bene da condividere e il rispetto dei diritti di tutti, iniziando dai più deboli. La pace non si fonda sui trattati CHE FIRMANO I VINCITORI, MA SULLA MORALITA’ DEI COSTUMI, CHE OBBLIGA VINTI E VINCITORI. La guerra è l’espressione immorale e violenta del potere selvaggio sui più deboli”. Massimiliano Kolbe
“IMPERI E NAZIONI CROLLANO NON per la discutibilità delle leggi, ma per la corruzione dei costumi che le precede. Credo nell’efficacia di un progetto politico con il quale si promuova la libertà NON DI FARE ciò che ci pare e piace, ma di adempiere i doveri scritti nella coscienza naturale di tutti”. Massimiliano Kolbe