Andai da Cracovia a Gdów in autobus, da lì un contadino mi diede un passaggio con il carretto verso la campagna di Marszowice, dopo di che mi consigliò di prendere a piedi una scorciatoia attraverso i campi. Scorgevo già in lontananza la chiesa di Niegowić. Era il tempo della mietitura. Camminavo tra campi di grano con le messi in parte già mietute, in parte ancora ondeggianti al vento. Quando giunsi finalmente nel territorio della parrocchia di Niegowić, mi inginocchiai e baciai la terra. Avevo imparato questo gesto da San Giovanni Maria Vianney.
La libertà di: creare, esercitare la propria fede, educare
“C’è poi chi educa, senza nascondere l’assurdo che è il mondo, aperto ad ogni sviluppo, ma cercando di essere franco all’altro come a sé, sognando gli altri come ora non sono: ciascuno cresce solo se sognato”. DANILO DOLCI – soprannome “Gandhi italiano”.