artisti pace scrittore

Sinfonia di colori, il tempo per riflettere alla bellezza che ci circonda

A volte basta guardarsi intorno, annegarsi nel oceano della natura, del Creato. Non puoi pensare un attimo ad una bomba nei tempi di pace, io da cristiana, mi vergogno perché ai bambini, a questi animali che si fidano di noi, a tutti quei malati crocifissi per tutta la loro rimanente vita, in un letto, coloro che non potranno mai viaggiare … ai domiciliari per sempre, spiegare oggi, la ragione di una guerra.

Domenico Rea
letteratura onestà intellettuale scrittore

LETTERA aperta alla Signora Lucia Rea

Suo Padre, Gentile Signora Lucia, fu un artista: ebbe un talento naturale, un qualche cosa che a scuola non si impara e non si insegna. E del resto Suo padre, anche se divorò intere biblioteche, a scuola non ci andò molto: non dico a quella di creative writing, ma a quella d’obligo, imposta dalle leggi dello Stato a ogni ragazzo. Rea diventò se stesso senza l’insegnamento di Maestri sussiegosi (e barbosi); vagò per il mondo, fece molti mestieri, si guardò in giro; finì per dimostrare la inutilità e forse la stupidità di ogni cattedra. Per questa ragione, mi sembra giusto proporlo ad esempio.
Così finiva la sua Lettera APERTA Giampaolo Rugarli alla figlia, Signora Lucia Rea