La Via crucis di Giuda

NOSTRO FRATELLO GIUDA
di Don Primo Mazzolari
Giovedì Santo del 1958

Vi ho domandato: come mai un apostolo del Signore è finito come traditore? Conoscete
voi, o miei cari fratelli, il mistero del male? Sapete dirmi come noi siamo diventati cattivi?
Ricordatevi che nessuno di noi in un certo momento non ha scoperto dentro di sé il male.
L’abbiamo visto crescere il male, non sappiamo neanche perché ci siamo abbandonati al male,
perché siamo diventati dei bestemmiatori, dei negatori. Non sappiamo neanche perché abbiamo
voltato le spalle a Cristo e alla Chiesa. Ad un certo momento ecco, è venuto fuori il male, di dove
è venuto fuori? Chi ce l’ha insegnato? Chi ci ha corrotto? Chi ci ha tolto l’innocenza? Chi ci ha
tolto la fede? Chi ci ha tolto la capacità di credere nel bene, di amare il bene, di accettare il
dovere, di affrontare la vita come una missione. Vedete, Giuda, fratello nostro! Questa è l’opera del male, è l’opera di Satana. Ha agito in Giuda e può
agire anche dentro di noi se non stiamo attenti. Per questo il Signore aveva detto ai suoi Apostoli
là nell’ orto degli ulivi, quando se li era chiamati vicini: “State svegli e pregate per non entrare in
tentazione”.
E la tentazione è incominciata col denaro. Le mani che contano il denaro. Che cosa mi
date? Che io ve lo metto nelle mani? E gli contarono trenta denari. Ma glieli hanno contati dopo
che il Cristo era già stato arrestato e portato davanti al tribunale. Vedete il baratto!

Essere uomini

Farsi uomo è tutto un programma: nostro mal di vivere. Il malato e la sua malattia

La gara tra ricchi e poveri, tra paesi ricchi e poveri è simile tra chi dorme si nutre e allena in un albergo a cinque stelle e chi si presenta stanco, senza aver mangiato, dormito e scalzo a 40° per correre DA PARI. Questa è una evidenza che ci accompagna da secoli, a ciascuna generazione il suo compito di aver/non aver fatto nulla per questa disparità, l’eredità alla vista di tutti. Quanti sbagli nella storia, quanto odio e morti, quale la lezione? Come a scuola si cade sempre, nello stesso punto: la mancanza di carità verso l’inerme, prepotenza dei più forti e l’appropriarsi della terra e risorse altrui, basta volerlo, ed è tuo. C’è una differenza NON INDIFFERENTE: una volta, si comandava sì, ma in prima persona e in prima linea, per dimostrare il coraggio. Se ferito si decideva se andare oltre, oppure ritirarsi, tutti d’accordo. Oggi?

Pe strazile lumii

Nella città dell’UTOPIA: dove regna il rispetto, la dignità della persona

Nella città dell’utopia – dove tutti rispettano tutti, dove non bisogna diventare prevaricatori per poter percorrere la propria strada accanto a tanti altri compagni di avventura, la collettività individua chi fa per lei. Le persone hanno bisogno di essere aiutate ad aiutarsi, a creare meccanismi che facciano scivolare i problemi. C’è sempre qualcuno in grado di farlo.

A cosa serve studiare, inventare, creare … se non

La pace e il progresso mondiali non possono essere mantenuti in un mondo per metà nutrito e per metà affamato. Fintanto che la libertà dalla fame sarà stata raggiunta soltanto per metà, fintanto che i due terzi delle nazioni del mondo registreranno deficit alimentari, nessun cittadino, nessuna nazione potranno permettersi di sentirsi soddisfatti e sicuri. Abbiamo la possibilità, abbiamo i mezzi e abbiamo la capacità di eliminare la fame dalla faccia della terra. Abbiamo soltanto bisogno della volontà. Poco importa che il reddito di un paese cresca di alcuni milioni di dollari, se questi dollari non sono usati per migliorare la sorte dei poveri affamati e nullatenenti. Nessun miglioramento materiale conferisce dignità alla vita di un uomo se egli non viene trattato dagli altri con il rispetto e il riguardo dovuti a un cittadino di uno stato giusto e democratico. Noi prepariamo il tipo di cittadini che ci meritiamo. Se buona parte dei nostri bambini cresce nella frustrazione e nella miseria, dobbiamo prevedere che un giorno la sconteremo.

Sacro cuore di Gesù

Sacro Cuore di Gesù e Sacro Capo di Gesù (1° venerdì dopo il Sacro Cuore)

Gesù che si confessa al uomo d’oggi … ai amanti del Amico per eccellenza – Un insolito Padre Pio LORETO CULLA DELLA SPIRITUALITA’ MARIANA – LA FIACCOLATA IN PIAZZA, LA RECITA DEL ROSARIO – provare per credere … Provato nel 2018. Il trattato tra UE e Turchia 2016 … Ucraina prima della guerra

1865 Come onorava il popolo cristiano il mese del Sacro Cuore di Gesù? Prima ancora delle guerre …

La verità è una Persoan Gesù

Kierkegaard e Padre Massimiliano Kolbe: LA VERITA’ è una Persona, GESU’ André Frossard – Il servo di Dio, Padre Candido Amantini

NON POSSIAMO PREGARTI
O Dio,
veramente non possiamo pregarti perché cessi la guerra:
infatti sappiamo che Tu hai fatto il mondo
in modo tale che l’uomo deve trovare la strada della pace in se stesso e con il suo vicino.
O Dio,
veramente non possiamo pregarti perché cessi la fame:
infatti Tu ci hai dato risorse abbondanti,
sufficienti a nutrire il mondo intero,
a condizione di usarle con saggezza.
O Dio,
veramente non possiamo pregarti di sradicare l’ingiustizia:
infatti Tu ci hai dato occhi capaci di vedere il bene
presente in ogni creatura, a condizione di usarli con saggezza.
O Dio,
veramente non possiamo pregarti di far scomparire la disperazione: poiché Tu ci hai dato il potere di trasformare i tuguri e di seminare la speranza, a condizione di usarlo con saggezza.
O Dio,
veramente non possiamo pregarti di far cessare le malattie:
poiché Tu ci hai dato un’intelligenza capace di trovare cure e medicamenti, a condizione di usarla con saggezza.
Per questo, o Dio, ti preghiamo piuttosto di darci la forza, determinazione e coraggio di agire e non solo di pregare,
e soprattutto di vivere e non soltanto di sperare.
RABBI JACK RIEMER

Giustizia, Speranza, Misericordia

Lavorare nel mondo è lavorare contemporaneamente anche nella vigna del Signore

Lettera a Diogneto: “Ciò che è l’anima nel corpo, questo sono i cristiani nel mondo. L’anima agisce in tutte le membra del corpo, e i cristiani nelle città e nel mondo. L’anima abita nel corpo, ma non è del corpo: e i cristiani abitano nel mondo, ma non sono del mondo” (VI, 1).
“E’ IMPOSSIBILE infatti affrontare, senza bagagli ideali forti, le frontiere della bioetica, della pace, dello sviluppo, della giustizia, della scienza, dell’ambiente … e ancora oltre. L’inerzia dell’anima toglie il terreno a qualsiasi visione e, alla fine, mette in pericolo le stesse basi per edificare un paese saldo e robusto. Dovrebbero farci pensare l’assenza di speranza, la rassegnazione al mondo così com’è, l’incapacità di pensare al bene comune di tutti.” Vincenzo Paglia

Da leggere (Il grande silenzio. Intervista sugli intellettuali) dello studioso Alberto Asor Rosa