Un mondo della sofferenza raccontata
Tra quaderni di psicologia, letteratura universale e l’immensità della diversità del pensiero umano, cataloghiamo? In chiave cristiana …
Vorrei leggere i quaderni di psicologia e poi tradurre tutto in chiave cristiana, un lavoro che vale la pena.
Confidenze di un esorcista
Sono in molti ancora oggi coloro che ridono al sentir pronunciare la parola “demonio”. “Il diavolo, come si sa, è un’invenzione del primo cristianesimo …” a tutti questi è dedicato il libro, la Pastorale n. 14 del 29 giugno 1992 del Mons. Andrea Gemma. Brani scelti di Veronica Giuliani.
Sacro Cuore di Gesù e Sacro Capo di Gesù (1° venerdì dopo il Sacro Cuore)
Gesù che si confessa al uomo d’oggi … ai amanti del Amico per eccellenza – Un insolito Padre Pio LORETO CULLA DELLA SPIRITUALITA’ MARIANA – LA FIACCOLATA IN PIAZZA, LA RECITA DEL ROSARIO – provare per credere … Provato nel 2018. Il trattato tra UE e Turchia 2016 … Ucraina prima della guerra
1865 Come onorava il popolo cristiano il mese del Sacro Cuore di Gesù? Prima ancora delle guerre …
Darwin, Lucy e l’originalità della religione degli Ebrei
Nel 1871, quando uscì il saggio di Darwin sull’Origine dell’uomo, apparve sull’Hornet (calabrone) questa caricatura che, con umorismo quanto mai scontato, attribuiva all’autore il corpo di una scimmia. In realtà Darwin non aveva mai parlato di una discendenza dell’uomo dalla scimmia, ma aveva solo affermato che uomo e scimmia hanno antenati comuni: Il Calabrone, dunque, pungeva a sproposito. Del resto che cosa ci si poteva aspettare di meglio da un caricaturista, quando nel convegno annuale della Società Britanica del 1860, discutendosi delle tesi darwiniane sull’Origine delle specie, il dotto vescovo anglicano Samuel Wilberforce aveva rivolto a Thomas Huxley, sostenitore dell’evoluzionismo, questa elegante domanda: “E’ da parte di suo nonno oppure di sua nonna, Sir, che lei è imparentato con le scimmie?”. Ed Huxley, di rimando aveva risposto: “Se dovessi scegliere per mio antenato fra una scimmia e un uomo che, per quanto istruito, usi la sua ragione per ingannare un pubblico incolto, […] non esiterei un istante a preferire la scimmia”.
Nella concezione ebraica, Dio è garante della giustizia morale e dell’ordine del creato … per gli Ebrei Dio era nel cuore di ogni singolo fedele, e ognuno aveva pertanto il dovere di assumersi personalmente la sua responsabilità nel rapporto con gli altri uomini, dato che a lui solo, e non a una casta sacerdotale, spettava ascoltare la parola suggerita dal Signore.
Originalmente, quindi, il Dio era sentito dagli Ebrei in termini angustamente nazionali, senza quel soffio universalistico, quel largo respiro capace di abbracciare tutti gli esseri umani; soltanto in seguito, attraverso le sofferenze e le deportazioni, il popolo ebraico comincerà a pensare a un Dio di misericordia il quale, pur considerando quello di Israele come il popolo eletto, sarà anche il Padre di tutti quanti i popoli.
Questa religione non si riduceva all’esteriorità dei riti, dei canti dei sacrifici e delle cerimonie, ma era vissuta come fede profonda e intimo legame con Dio – riuscì quindi a lasciare un grande retaggio morale e spirituale che, arricchendosi di altri influssi culturali e filosofici, doveva in avvenire trapassare nella religione cristiana.
LA SANTA SINDONE a TORINO
La Santa Sindone di Torino, la storia, le prove, la scienza e l’amore – un lavoro di squadra, testi a cura di Giancarlo Barbiglia – Michele Salcito – Sergio Minusso
Parrocchia San Giovanni Battista – Cattedrale Metropolitana di Torino – ostensione 2010
Cristoforo Colombo diventa don Cristobal Colon, Ammiraglio del Mare Oceano
Scheda 17, Nella Spagna del ‘400 : “Prima che l’arrivo dell’oro dal Messico e dal Perù sconvolgesse tutta la sua economia, la Spagna cristiana viveva soprattutto di pastorizia, agricoltura e traffici marittimi. Nel 1450, gli spagnoli erano circa dieci milioni. I cristiani costituivano il 90 per cento della popolazione: gli altri erano musulmani o ebrei. I cattolici si ritenevano gli unici veri spagnoli, e in nome di questa convinzione perseguitarono e cercarono di espellere dalla “loro” patria gli altri due gruppi etnici. Gli iberici, benché andassero fieri della purezza del loro sangue, in realtà discendevano da un miscuglio di popoli diversi: celti, fenici, cartaginesi, romani, visigoti, vandali, arabi, berberi ed ebrei. Da questi apporti tanto diversi era nata la nazione che nel XV e XVI secolo doveva partire alla conquista dell’Europa e del Nuovo Mondo”.
Scheda 20. Il decreto contro gli ebrei