In difesa della democrazia

In difesa della democrazia

Se la Storia fosse una scienza … sapremmo quel che può accadere domani. Ma c’è una variabile indipendente e incontrollabile, l’uomo, che resta in ogni caso, con le sue azioni, imprevidibile protagonista – Barbara W. Tuchman

Ecco il Messia

Gesù, l’inclassificabile

Aveva proprio ragione quel grande studioso del Gesù storico, Albert Schweitzer, che andò a concludere la sua vita a Lambarané nel cuore dell’Africa per curare i lebbrosi: “Gesù non si lascia rinchiudere in nessuna categoria: non ha trovato posto né tra gli uomini del potere né tra i ribelli, non somiglia né a chi predica la morale né alla gente tranquilla. Si è rivelato un provocatore verso destra e verso sinistra. Ma un provocatore che non aveva alle spalle nessun partito, eppure era in atteggiamento di perenne sfida in ogni direzione. Un uomo, in definitiva, che rompe tutti gli schemi”.
L’idea di Verità
La tradizione religiosa giudeo-cristiana si è sempre fondata sulla certezza che esiste una verità, valida per tutti e sempre, che precede l’uomo e che l’uomo non può manipolare a suo piacere. Una verità che l’uomo non possiede, ma dalla quale è posseduto. E’ la Verità stessa di Dio: infatti solo Lui dà il vero senso delle cose. Per avvicinarsi a questa grande Verità, però, l’uomo ha bisogno di appropriarsi le mille piccole verità sulle cose che fanno la sua storia e il suo mondo. E’ la ricerca scientifica, sviluppata soprattutto attraverso le scienze dell’uomo. La fede nella Verità divina non nega, ma incrementa la ricerca umana del sapere. Fede e scienza risultano dunque complementari, non in concorrenza, né in reciproca estraneità. Il cristianesimo prende le distanze sia dal fatalismo (che rinuncia pigramente alla ragione) come dal razionalismo (che idolatra presuntuosamente la ragione).

Perché la consacrazione della Russia? Collegamenti con Gog e Magog

La consacrazione della Russia, scopriamo insieme il perché la Madonna ha insistito …
Cara sorella, caro fratello, oggi, 25 marzo 2022, alle ore 17:00 Sua Santità papa Francesco, in unione con tutti i vescovi del mondo e con i fedeli, dopo oltre un secolo adempirà la richiesta della Madonna fatta a Fatima di consacrare la Russia e il mondo al Suo Cuore Immacolato.

La qualità vince sempre, articoli “ripescati”perché senza termine di scadenza

IL TIMONE: Ipotesi sull’Anticristo; Esoterismo d’élite; La guerra sui (nostri) big data; Sono fuori e desntro di noi; Loro sanno cosa farai domani
Il Libraio – la rivista
Atto di rinuncia ai punti Chakra – per spezzare il cordone ombelicale e separarsi dal male proveniente dall’albero genealogicoa – missionari passionisti
ALZHEIMER – Associazione Alzheimer Svizzera
Ucraina,la guerra dimenticata di Roberto Barbera

NOSTRA SIGNORA DI Mariazell di Rino Cammilleri
1 milione di visitatori l’anno per il santuario più importante d’Austria.
E un prodigio: la cacciata dei sovietici grazie a una crociata del Rosario
Nel 2007 il papa tedesco Benedetto XVI Ratzinger, in visita apostolica, ha donato al santuario il tradizionale e prestigioso riconoscimento pontificio della Rosa d’oro. Dopo la seconda guerra mondiale proprio qui venne un francescano, padre Petrus, a implorare la Madonna per la sua patria. L’Austria era stata infatti divisa in quattro zone d’occupazione e i sovietici tenevano quella principale con la capitale Vienna. Molotov, quello che aveva firmato il patto con Hitler che aveva dato il via alla guerra, era ancora ministro degli esteri e aveva detto chiaro e tondo che l’Urss non avrebbe fatto mai alcun passo indietro, né da lì né da nessun altro posto. Ci si aspettava da un momento all’altro un colpo di stato comunista, come a Praga e a Budapest. L’Occidente sembrava rassegnato a perdere anche l’Austria. Ebbene, a MARIAZELL padre Petrus sentì distintamente una voce interiore che rispondeva alla sua implorazione: “Pregate il rosario tutti, tutti i giorni, e sarete salvi”. Il religioso prese sul serio l’esortazione, si attivò immediatamente e in breve riuscì a organizzare una Crociata nazionale del Rosario. Il movimento crebbe a vista d’occhio e arrivò a coinvolgere milioni di austriaci.
Il miracolo del Rosario
Di giorno e anche di notte processioni si susseguivano, in città, in campagna, scandite dalla recita del rosario. Tutti i ceti erano rappresentati, perfino il presidente Leopoldo Figl. Tutti con la corona in mano, sotto lo sguardo indispettito dell’Armata Rossa. Gli anni passarono, ma la Crociata non si stancò. Ebbene, dieci anni dopo l’inizio dell’occupazione, nel 1955, il cancelliere austriaco venne convocato a Mosca. Qui, al cospetto del Soviet Supremo, gli fu comunicato che l’Urss si sarebbe ritirata dall’Austria in cambio della promessa di neutralità, cioè di equidistanza tra i due blocchi ideologici. Non era mai successo e la cosa stupì tutti gli osservatori. Mai l’Urss aveva accettato di ritirarsi da un Paese che aveva occupato. Soprattutto spontaneamente. Quel giorno era un 13 maggio, giorno di Fatima. Il ritiro sovietico avvenne in ottobre, mese del ROSARIO. ( Marzo 2018, IL TIMONE

Questioni di politica di Ritanna Armeni
Articoli su: cinema, Aldo Moro, Rosario Livatino, usurai oggi, l’arte del dialogo – molto ben scritte

DIMENSIONI dell’UOMO

Gli uomini … non dovete riempirli di concetti nuovi, ma di immagini che contengono delle strutture. Non dovete imbottirli di cognizioni inutili, ma forgiare loro uno stile affinché possano cogliere l’essenza delle cose. Non dovete giudicare le loro abitudini soltanto dall’apparente facilità che dimostrano in quella o in questa direzione.
Perché chi ha lottato di più contro se stesso va più lontano e riesce meglio. Dovete perciò tener conto innanzitutto dell’amore. Non dovete insistere sull’uso dei beni materiali, ma sulla creazione dell’uomo affinché egli pialli la sua tavola nella fedeltà e nell’onore, e così pialli meglio. Insegnerete il rispetto, poiché l’ironia è degna dello sciocco ed è dimenticanza di ogni contegno. Antoine De Saint- Exupéry