CarmenWebdesign sarà il brand della gente che non conta nulla (per chi tiene il mondo in mano), per chi non ha “voce” perché mai ascoltato e non perché non abbia nulla da dire, sportello: dignità. Userò ogni mezzo alla mia disposizione, con rispetto della parola, corona della nostra intelligenza, il nostro ragionamento. Ho pensato le immagini che una volta erano sparse un po’ ovunque nel web, come pezzi di puzzle da rivedere, riunire e vi assicuro che può darsi che in una sola immagine hanno collaborato quasi il mondo intero. Da credente mi sono trovata a dover sistemare un po’ tutto per rendere l’idea, aiutare di più la comprensione di chi è svogliato nel indagare le tradizioni, l’eredità spirituale che ci portiamo dentro il cuore. Il corso di Photoshop fu il mezzo con cui ho “tagliato” ed incollato secondo la mia visione personale, è un processo creativo continuo.
Parlo, racconto il mondo a 360° – a modo mio, senza imposizioni di genere, solo ed esclusivamente rispettando la verità. Il testo di questo blog sarà nella lingua dei cristiani, qual è? L’italiano. Non è la mia madre lingua, la mia è rumeno, ma vi assicuro che se io dovessi tradurre qualche testo spirituale di grande dimensione, che abbia riferimenti profondi, riguardo la “geografia dell’anima” da rumeno in italiano ed inverso, ne perderei l’essenza. Perdereste anche voi. Lascio l’originale nel suo. Guadagnamo tutti.
Per qualche testo più piccolo, ci provo, ma – anche qui mi rendo conto che se ci devo ripassare, cambierei quasi sempre qualcosa. Mi rendo conto anche di un particolare, i testi spirituali tradotti male hanno creato “la guerra e la divisione anche tra cristiani”. Mi è caduto tra le mani un testo, un libro che “condannava” un testo di S. Tomasso d’Acquino, dalla Chiesa di Oriente. Ci sono dei santi ammaestrati direttamente nella CATTEDRA CELESTE, come Paolo fu rapito, fu anche lui ammaestrato dal Divino Maestro.Ma era l’originale? Era una buona traduzione oppure una creata per seminare zizzania? Un grande Santo monaco, arrivato dal Monte Athos in Romania, Monastero Neamt, ha intuito benissimo quanta importanza, il pericolo di cadere in gravi errori, “grazie” alla cattiva traduzione. Infatti aveva creato una vera squadra di esperti, dediti a studiare filologia, linguistica … tutta la serie, perché si era ritrovato tra le mani esemplari dello stesso libro, pieno di errori. In verità, basta e avanza per allontanare i fratelli separati dalla stessa religione. C’era chi aveva da guadagnare sopra questa separazione. Non diciamo noi stessi: “Quando i due litigano, il terzo vince!”. Chi aveva da guadagnare, il terzo? Gesù, dice a Santa Faustina che “il direttore delle anime è Lui”, fateci caso nella vostra vita, della Sua vista innaspettata. Nessuno potrà dire, da me non è mai venuto: ti dirà, fratello/sorella, quando la tua coscienza ti dettava di fare questo piuttosto che quello, quella volta, tu dialogavi con Me. A te la scelta.
Non c’è nulla nella nostra vita che non abbia a che fare con la nostra coscienza. La lotta tra dire il vero, oppure mentire, la lotta tra fare di tutto per non soffrire se devo dire la verità. 9 su 10 volte, va preferita la menzogna, quel uno che dice il vero, passa per cretino, scemo, quello che “non ha capito nulla dalla vita”, “non ha capito come funziona questo mondo”. E già. Il suo capire oltrepassa questa vale di lacrime, la sua scelta fa parte della sua eternità, non ci sarà mai più un’altra occasione, il “ripescaggio” – non esiste la reincarnazione che offre più e più … Anche questo è un forte inganno. Perché si scoprirebbe quando non potrai più fare nulla che rimpiangere tutte le occasioni perdute.
Al visitatore occasionale: è un blog in continua creazione, nulla di standard, ogni volta che troverò qualcosa da inserire, collegato ai articoli, categoria e via via, darà inserito per completare, per rendere l’idea più facile da comprendere anche ai più inesperti.
Vedete, il cristianesimo di alta classe, dei privilegiati, è un cristianesimo di parte: Gesù non ha mai voluto questo. Nessuno ha la poltrona assicurata, ciascuno dovrà dimostrare di essere degno di essa, altro che meritocrazia. Chi è Suo discepolo, interpreta il mondo, quasi in chiave inversa: i più grandi sono quelli che servono, i più umili. Ho sentito il dovere di presentare il cristianesimo, anche dalla parte di chi non appartiene ad un ordine religioso, di chi crede e vive il cristianesimo non part-time. Una fede studiata, verificata e perché no, raccontata. Purtroppo oggi si rischia di perdere anche quel poco in cui si crede, magari perché testimoni di qualche scandalo. Eppure, tu non pensarci, ciascuno risponderà del suo operato. Tu vinci il male con il bene. Non chiedo il nome a nessuno, ma vi posso presentare che dal 17/01/2022 ad oggi 12/06/2022 da questa “stazione” hanno frugato qualche cibo spirituale – dunque non è vero che non si ha voglia di leggere …
Le nostre- DEL POPOLO RUMENO, radici cristiane?
CORTO STORICO DEI MARTIRI e PII ROMENI DALL’INIZIO
DEL PRIMO MILENIO ma anche dell’impasto tra
Daci, popolo autoctono (oggi conosciuto romeno) e gli colonialisti romani
(tra 107 d. C. – 274 d.C.)
Nelle vite dei Santi quasi non troviamo i nomi dei martiri o pii romeni e questo per diversi motivi. Primo, le terre del nostro paese essendo rinomato dall’antichità per le sue ricchezze di oro, miele ed altre bontà, è stato sempre vandalizzato quasi per mille anni, ininterrottamente con breve pause dai popoli barbari: i getti, i gotti, i huni e diversi altri nazionalità mongoliche poi anche dai turchi.
Specialmente nel quarto secolo (cioè 300 anni d.C.) è stata una grande persecuzione dei cristiani da parte dei barbari, in quei tempi dal nostro popolo hanno sofferto il martirio un grande numero di cristiani. Appena qualcuno è stato scritto nel martirologio greco. Ma anche nei loro scritti, essi sono stati nominati in modo sbagliato, goti. Poveri romeni di quei tempi, essendo tutti di legge cristiana erano insignificanti per le altre nazioni. Loro hanno lasciato i villaggi con tutto quello che possedevano e si nascondevano nelle valli dei monti, nel bosco, nelle grotte o in qualunque crepa di montagna, per paura delle invasioni dei barbari.
Molti di loro sono stati presi e massacrati per la Santa Fede, altri vivevano una vita molto aspra, come eremiti nelle grotte. Ma chi era all’epoca, chi si poteva permettere il lusso di scrivere le loro vite – e questo periodo tormentoso del intero paese durò per quasi mille anni, sino alla formazione dei principati. Appena si nomina qualche martirio nei libri – nei tempi della persecuzione pagana, ma nel modo sbagliato sono chiamati al posto dei romeni, goti.
Così abbiamo il S. Nichita Romeno, S. Grande Martire Mercurie, S. Sava Stratilat, S. Martire Elefterie, S. Teotim da Constanta, S. Martire Pasicrat e Valentin da Durostor- Dobrogea. Insieme col S. Martire Sava, hanno subito martirio anche 70 soldati; e quanti altre mille che nessuno nomina ? Solo le montagne e i boschi possono raccontarci!
Documenti scritti non abbiamo, perché le nostre terre all’epoca erano abitate dai barbari. Molti si sono santificati nel deserto, del loro destino solo Il Signore lo sa!
Dopo la venuta di Negru Voda e di Dragos Voda, si nominano alcuni pii, che si sono santificati a noi, come: Nicodim Santificato alla Tismana, Patriarca Nifon dalla Corte di Arges, Santa Teofana, figlia del principe romeno Ivancu Basarab, Daniil da Voronet (vedi foto),Rafail da Agapia Antica, Chiriac da Bisericani, che ha camminato nudo per 60 anni, l’altro Chiriac da Tazlau, Epifanie da Voronet (Monastero foto), Partenie da Agapia, Archiepiscopo Ioan dalla Rasca, Inochentie da Probota e Istratie.
Nei tempi più vicini hanno illuminato con le loro sante vite nella nostra terra il pio Paisie dalla Neamt e tanti altri tra i suoi discepoli. Uno tra i discepoli del pio Paisie, è stato il pio Irinarh, che ha fondato il Monastero Horaita, ed in Palestina ha innalzato la Chiesa St. Elena dal Tabor, che è stata rovinata dai pagani nel 1283. Lui l’aveva innalzata fino quasi al tetto, dopo di lui è venuto priore in Tabor un discepolo del pio Irinarh, Archimandrita Nectarie Banu, che finì la Chiesa e organizzò il monastero per 20 anni. Morirà nel Monastero St. Sava, dove sono sepolti anche tanti altri eremiti romeni dalla Hozeva, tra quale i più eletti sono: Iustin e Varsanufie. Un altro discepolo del pio Irinarh e ieromonarca Nifon, che fondò Schito Prodromo dal Santo Monte Athos, avendo una vita molto santa.
Dunque, in antichità non si sono scritti i Santi appartenenti al popolo romeno; in quei tempi, nostro popolo era come una guardia sempre sveglia per Europa alle porte dei Monti Carpazi. I selvaggi barbari non gli lasciavano un attimo di tempo.
I loro carri erano sempre pronti per poter scappare, pronti -alla portata di mano un’arma per difendersi – e non avevano tempo né per raccogliere i loro campi, né per sepoltura dei loro morti.
L’imperatore Traiano, quando aveva conquistato le nostre terre, nel 107 d.C., ha permesso di poter istallarsi qui come dei colonialisti chiunque desidera.
E chi era all’epoca più afflitto in tutto l’imperio romano? I cristiani. Essi sono stati quelli che sono venuti di corsa da tutte le parti dell’imperio romano. Molti di loro avevano il corpo tutto pieno di piaghe causate dalle sofferenze – dai “trattamenti“ che avevano ricevuto per la loro fede dai tiranni pagani. Ma molti di loro, cioè i più numerosi erano quelli usciti dal carcere, dove avevano subito le più tremende atrocità per il Santo Nome di Cristo.
Così si è impastato nostro popolo, dal popolo autoctono dei Daci e dai colonialisti Romani di Traiano, che hanno portato con loro il caglio della fede cristiana.
Fine all’anno 274 è stata da noi un armata di difesa dei imperatori da Roma, anche dei funzionari per la difesa e amministrazione. Però quando la folla barbara, che veniva dall’Asia, arrivava sempre più spesso, allora i funzionari e i ricchi hanno passato il fiume Dunarea per mettersi al riparo, e il popolo è rimasto senza nessun aiuto nelle mani dei barbari.
Così ha sofferto con pagani più di mille anni il popolo romeno, sino quando si è rallentata un po’ l’invasione dei barbari; solo allora sono ritornati dalla montagna alle loro terre, villaggi e hanno fondato le prime zone abitate, i villaggi dei romeni.
(dal “Cibo spirituale”- del Santo Ioan Iacob Românul- Hozevitul ) (1913 – †1960).
( traduzione propia)
Lo stesso Traiano, San Francesco di Sales lo aveva dato come esempio nel capitolo <<Giustizia e ragionevolezza>> alla sua Filotea, nel omonimo libro:
<<O mia Filotea, fai spesso l’esame di coscienza, per vedere se il tuo cuore sia verso il prossimo quale vorresti che esso fosse verso di te, se tu fossi al suo posto: qui sta il punto.
Traiano, ripreso dai suoi confidenti perché, a parer loro, rendeva troppo accessibile la maestà imperiale, rispose:
– E non devo mostrarmi ai sudditi un imperatore tale, quale vorrei trovarlo io stesso, se fossi suddito?>>.
Cerco di creare tutto nel rispetto, predomina il contenuto del mio cuore, la mia fede in Dio attraverso …
Studiavo tanto sulla psicologia cristiana, estratti – estratti dai mistici, santi, quando leggo in un libro “trasversale” dell’esistenza di questo capolavoro. Un Vescovo italiano va in Romania per scoprire un tesoro di psicologia cristiana, l’autore della vita ha scelto una donna di nazionalità rumena per questo.
“Invatati, invatati, caci un POPOR DESTEPT este foarte greu de ingenunchiat!” Adrian Daminescu
La Madre di Dio
<<La mia più bella invenzione, dice Dio, è mia Madre.
Mi mancava una Mamma e l’ho fatta. Ho fatto mia Mamma prima che ella facesse Me …
Qra sono veramente Uomo come tutti gli uomini, poiché ho una Mamma.
Una vera Mamma. Mi mancava.
Mia Mamma si chiama Maria, dice Dio.
La sua anima è assolutamente pura e piena di grazia.
È bella mia Mamma, così bella che sulla terra non mi sono stancato di guardarla, di ascoltarla, di ammirarla.
Lasciando gli splendori del Cielo, non mi sono trovato sperduto vicino a lei.
Eppure so bene, dice Dio, cosa sia essere portato dagli angeli; bene, non vale le braccia di una Mamma, credetemi>>. (Padre Michel Quoist)
Preghiera per la Mamma
In un miracolo di amore, o Signore, hai inventato la Mamma.
Anche Tu volesti, o Signore, una creatura che Ti fosse Mamma come la nostra.
Grazie, o Signore. Per questa creatura fragile e dolce, tenera e forte, umana e sublime, imperfetta e meravigliosa, che ha accettato e voluto la Maternità, noi Ti preghiamo.
Rendila forte e pura, delicata e gentile, serena e paziente. Premia il suo coraggio, aumenta la sua forza, sostieni la sua fede, accresci il suo amore.
Che ogni Mamma sia tua Collaboratrice nel donare la vita, nel condurre verso la Vita. Poni accanto a loro la tua Mamma: sia per loro conforto e guida. (Anonimo)
Perché una festa della Mamma? Ogni giorno con la mamma è festa. (Samuele, terza elementare)
Una madre capisce quello che un bambino non dice. (Anonimo)
La maternità è il più grande privilegio della vita. (Mary R. Cocker)
Una buona madre vale cento maestri. ( San Giovanni XXIII)