IL LAMENTO DELLA PACE, Erasmo da Rotterdam

Il lamento della pace: SOLTANTO GLI UOMINI, ai quali più che ad ogni altro essere si addiceva l’unanime concordia e che più di tutti ne hanno bisogno, non accettano di essere conciliati dalla natura, che pure è in altre cose tanto potente ed efficace: l’educazione non li unisce, i tanti benefici che nascerebbero dalla concordia non li inducono a stringersi insieme, la vista e l’esperienza di tanti mali non li conduce infine all’amore scambievole.

John e Robert Kennedy, gli uomini della nuova frontiera

Non esiste un’unica e semplice chiave per giungere a questa pace, non esiste alcuna grandiosa o magica formula che possa essere adottata da una o due potenze. La pace vera deve essere il prodotto di molte nazioni, la somma di molti atti. Essa deve essere dinamica, non statica, e mutevole per far fronte alla sfida …

Essere alla conoscenza, tra diritto e dovere

Ogni nazione ha suoi scheletri, fantasmi, paure, bisogna andare oltre per una comune convivenza. Chi non cura le piaghe della sua anima, avrà da curare tumori – perché noncuranti. Dove finiscono i soldi delle messe, indagini, racconti, testimonianze a testa alta. Il male non generico, ha nome e cognome, cioè responsabili personalmente. L’imunità per alcuni suona come abuso, almeno della pazienza del cittadino, non ignaro.